domenica, Agosto 17, 2025

Battipaglia. L’opposizione boccia il governo Francese, 180 giorni di nulla

L’opposizione traccia il bilancio dei primi 180 giorni successivi alle elezioni amministrative. Bocciata inesorabilmente la gestione della sindaca Cecilia Francese. Renato Vicinanza, Enrico Lanaro, Luigi D’Acampora, Luisa Liguori, Gerardo Motta e Cairone: stamani all’Hotel Palace hanno incontrato i giornalisti. I consiglieri comunali hanno prima fatto un’analisi politica su quanto sta avvenendo all’interno delle stesse forze di maggioranza, accendendo l’attenzione sul violentissimo scontro violentissimo tra il coordinatore, Bruno Di Cunzolo, e la parte contrapposta ormai uscita allo scoperto dopo la denuncia di Carlo Zara. Dopodiché tutti hanno puntualizzato alla stampa che “nessuno mai si è recato in Procura a fare alcuna querela e/o esposto, ma semmai si sono denunciati tra di loro. “Noi abbiamo solo fatto ricorso alla giustizia amministrativa per chiedere di accertare la legittimità di certi atti posti in essere dalla maggioranza Francese. Solo questo null’altro. Tutto ciò perché l’esecutivo non ci permette di fare neanche l’opposizione, mettendo in discussione seriamente l’agibilità democratica del Consiglio Comunale”. I consiglieri comunale hanno inoltre fatto rilevare ai giornalisti che sino ad oggi niente è stato fatto per attrarre investimenti e sviluppo economico e lavorativo, niente è stato fatto nel settore delle politiche sociali, alcun piano è stato prodotto per arginare la tassazione comunale, niente è stato fatto per i giovani (assenza totale di provvedimenti), così come è stato permesso la mortificazione dell’ospedale di Battipaglia attraverso l’approvazione del nuovo piano. L’opposizione è stata un fiume in piena, toccando varie corde tematiche: l’ultima la concreta ipotesi di insediare sul territorio battipagliese l’industria pesante della fonderie Pisane. Pertanto, hanno chiesto ed ottenuto un Consiglio Comunale monotematico proprio su questo delicato argomento affinché il civico consesso adotti un atto di indirizzo politico e programmatico contrario alla delocalizzazione di un’industria considerata altamente inquinante per i cittadini e per i prodotti agricoli.


Articoli simili

SEGUICI

20,007FansMi piace
3,888FollowerSegui
1,020IscrittiIscriviti

Ultimi articoli