Dopo mesi e mesi e mesi di richiesta da più parti (comitati, gruppi di cittadini, politici sia battipagliesi che ebolitani) di un Consiglio Comunale congiunto almeno fra Eboli e Battipaglia. Dopo aver accettato pazientemente numerosi rinvii perché si arrivasse al Consiglio Comunale congiunto dell’intero comprensorio (perché per settimane ci è stata raccontata la favola che bisognava “fare le cose in grande e non limitarsi ad Eboli e Battipaglia), la montagna di sforzi e di menti supreme, di “superesperti amministrativisti”, di principi del Foro e di politici di lungo corso che amministrano Battipaglia ed Eboli, hanno partorito il terzo, inutile e ridondante Consiglio Monotematico sui rifiuti con annesso “invito a partecipare” ai sindaci. «Non sappiamo se si tratta di insipienza, di scempiaggine, di incompetenza suprema o di colpevole e maliziosa finta incapacità che maschera una sempre più evidente connivenza nei fatti con le scelte di De Luca e Bonavitacola, coperta da una contrapposizione che, a chiacchiere, è sempre stata durissima» afferma Raffaele Petrone, portavoce del comitato. Si grida nelle piazze, s’ingannano migliaia di cittadini trascinandoli in piazza, si sbandiera sui giornali una ferma opposizione senza poi far seguire UN SOLO ATTO AMMINISTRATIVO REALE: non si rallentano i camion, non si presidia lo STIR, non si convoca un Consiglio Comunale Congiunto. I “cuor di leone” Francese e Cariello ruggiscono una serie di “no” e poi si nascondono dietro errori e incomprensioni per nascondere la loro proverbiale pavidità: la paura di scontentare il “padrone della Regione”, la paura di perdere qualche fondo europeo, qualche elemosina regionale, qualche briciola della sempre millantata “attenzione” del governo ‘deluchista’ a questo territorio. «Vien voglia di dire – prosegue Petrone – che almeno i Volpe e gli Iosca hanno il coraggio di scodinzolare come cani da salotto, senza interpretare la ridicola parte dei leoni che ruggiscono ma poi si accucciano come agnellini tremanti». Il Comitato “Battipaglia dice NO” resta un comitato di lotta e chiama a raccolta i cittadini – di destra, di sinistra, di centro –battipagliesi, ebolitani e di tutta la Piana del Sele che non si rassegnano a vedere la nostra terra diventare la capitale industriale dell’immondizia per decidere come continuare nella resistenza, dicendo loro che la nostra città o ce la difendiamo da soli o non la difenderà nessuno di chi dovrebbe farlo per decisione del corpo elettorale. Incontriamoci, contiamoci, parliamoci e difendiamoci DA SOLI.