Vertenza Treofan, c’è grande attesa per l’incontro fissato al Ministrero dello Sviluppo Economico tra le organizzazioni sindacali, il Gruppo Jintal e il Governo. Appuntamento per giovedì 24 gennaio p.v., gli indiani dovrebbero finalmente presentare il piano industriale per capire se ancora c’è una speranza sul destino dei lavoratori battipagliesi. Lavoratori che sabato scorso sono scesi in piazza Amendola assieme ai sindacati, i parlamentari della provincia di Salerno, i sindaci della piana del Sele, il sindaco di Battipaglia e tutto il Consiglio Comunale senza distinzione di colore politico. Un unico progetto tra maggioranza e opposizione: evitare la chiusura dell’azienda e la messa fuori dal mercato del lavoro circa 78 operai. Il sindacato, CGIL, CISL e UIL, non dispera e rilancia nel caso in cui Jintal non sarà convincente, ritiene di poter risolvere la vertenza con una proposta alternativa che s’è riservata di farla conoscere solo al tavolo di giovedì prossimo. I sindaci, con a capo Cecilia Francese, all’unisono hanno parlato di una vera e propria operazione finanziaria, per monopolizzare il mercato in Italia, in Europa e nel mondo. Tutti i presenti: Mimmo Volpe, Roberto Monaco, Giuseppe Lanzara, Massimo Cariello e Cecilia Francese hanno invocato l’intervento del Governo affinché detti condizioni stringenti agli indiani per evitare la chiusura dello stabilimento di Battipaglia. Il gruppo Jintal non può fruire di finanziamenti pubblici in Italia e utilizzarli per fini speculativi, ecco perché il Governo deve imporre determinate condizioni a un gruppo industriale che non ha pensato ad altro che ai propri interessi. Nell’attesa gli operai della Treofan continuano a presidiare l’opificio di Battipaglia con la solidarietà dei colleghi di Terni che sabato scorso hanno partecipato alla manifestazione di protesta.
