“Unità e cambiamento”. Sono queste le parole che Nicola Zingaretti, nel discorso della vittoria, evoca per il futuro del “suo” Partito Democratico. Parole che dovrebbero interessare anche il partito di Battipaglia lasciato in rovina dall’ex segretario cittadino che alla scadenza del suo mandato si è fatto nominare assessore da un governo cittadino di centro destra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Rivoluzione Cristiana). Partito pieno di spaccature e con consensi in percentuali ad una cifra. Ad ogni modo ieri si è votato per le primarie anche nella città capofila della piana del Sele, tutto è filato liscio; nessuna contestazione, al seggio si sono recati al voto 806 persone. I risultati sono stati in linea con quelle nazionali: Zingaretti ha ottenuto il 67,25% di preferenze con 542 voti, Martina il 22,21% con 179 voti, Giachetti l’8,44% con 68 voti. Schede nulle 3 (0,37%); Bianche 14 (1,74%).
