giovedì, Settembre 12, 2024

Battipaglia. Alla Gatto si ricorda Giulia Guarino, primo architetto nel sud America

 “Istruzione al femminile”. È questo il tema principe del progetto organizzato dalla Scuola Gatto con la FIDAPA di Battipaglia. Ieri la manifestazione s’è tenuta nell’Aula Magna dell’istituto dove sono stati evidenziati tre percorsi diversi “d’istruzione al femminile”,  con le testimonianze di Aya Ftissy, Thareem Saleem Tina e del Dr. Alberto Guarino.  Alberto Guarino ha raccontato della prozia Giulia Guarino, simbolo mondiale dell’emancipazione femminile e primo architetto donna del Sud America. Giulia Guarino nacque ad Eboli e con la famiglia si trasferì a Battipaglia prima di emigrare in Uruguay, dove si laurea nel 1923. Fu inoltre professoressa e disegnatrice. Per la sua importanza come simbolo della emancipazione femminile, l’Uruguay le ha “dedicato” un francobollo che riporta la sua effigie, la data di nascita e di morte e una sua famosa opera. Anche una via di Montevideo porta il suo nome, “Arq. Julia Guarino Fiechter”. Soddisfazione per Massimo Guarino e Alberto Guarino figli del nipote Ferdinando Guarino, che hanno voluto ringraziare il dirigente scolastico della scuola media “Garro” e la Fidapa BPW di Battipaglia. “Colgo l’occasione – dichiara Massimo Guarino –  per porgere i sinceri ringraziamenti di zio Luigi Guarino (unico nipote in vita dei tre figli del fratello Arturo e cresciuti da zia Giulia) e delle cugine Liliana ed Helena (figlie del compianto zio Eduardo, fratello di Luigi) che vivono a Montevideo, città che ha dato loro i natali. Zia Giulia era orgogliosa delle sue origini ed è stata aggiornata delle vicende della sua terra natia, grazie alla lunga comunicazione epistolare che ha avuto, quando in vita, con suo nipote Ferdinando, il mio papà”. Per me ed Alberto  è un grande orgoglio poter rappresentare la zia Giulia in Italia, qualche anno fa, furono i “Lions” di Salerno a volerle rendere omaggio in occasione del Premio “Principessa Sighelgaita”. A ritirare la targa ricordo, autorizzata dalle cugine Liliana ed Helena, fu mia figlia Giulia che ne porta con fierezza il suo nome”.


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