I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico del comando provinciale di Salerno hanno sequestrato l’impianto di compostaggio di Eboli. La misura cautelare è scattata stamattina a seguito di una mirata attività di indagine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno. L’inchiesta è stata condotta dai carabinieri del Noe avvalendosi della collaborazione dei tecnici dell’Arpac. Decreto di sequestro preventivo dell’impianto di compostaggio e stabilizzazione delle frazioni organiche, che negli ultimi giorni emanava un puzzo nauseabondo insopportabile. Olezzi che si sono diffusi soprattutto nell’atmosfera della città di Battipaglia. Non sono mancate le numerosissime proteste e denunce di cittadini e comitati organizzati. In questa preliminare fase d’indagine la Procura ha accertato che tra giugno 2017 ad ottobre 2919 l’impianto avrebbe ricevuto quantitativi di rifiuti biodegradabili di cucine, mense e rifiuti biodegradabili notevolmente superiori ai limiti imposti, con un eccesso di circa 500 tonnellate. Situazione che avrebbe provocato, assieme al non corretto utilizzo dell’impianto, gli olezzi nauseabondi.