PINO D’ANGIO’, uno dei cantanti italiani più conosciuti nel mondo è incredibilmente tornato.

Dopo ben sei operazioni di cancro alla gola, sommate a un tumore polmonare, un sarcoma, un infarto e un arresto cardiaco … ritorna con un album di Jazz dissacrante, divertente e politicamente scorretto:
“Jazz donne fragole & ombrelli” più due album di 11 audio-poesie: “Poesie a Bocca Chiusa” trasmesse in passato su Rai RadioUno, con un successo enorme e inaspettato (più di 20mila lettere di richiesta, ma allora non ne esisteva il disco… erano solo un suo gioco personale)
Pino D’Angiò, che all’anagrafe si chiama Giuseppe Chierchia, dopo anni di caparbietà, tentativi, esercizi, sforzi e risultati… interpreta tutte le sue canzoni, unico cantante al mondo, quasi senza corde vocali.
Ora però è tutta acqua passata e l’unico artista italiano che ha vinto un Grammy Award in Usa per il Rhythm & Soul Music ed è citato da Bilboard, la rivista americana ritenuta la Bibbia della musica pop come inventore e fondatore del genere trance con il brano AGE OF LOVE, ha voglia di recuperare il tempo perduto.
E’ più ironico e dissacrante che mai, pronto a contagiare con la sua strafottente follia i figli e i nipoti dei fans che lo seguivano già quarant’anni fa. L’icona pop degli anni ’80, è stato il precursore degli attuali rapper con il brano MA QUALE IDEA (dodici milioni di copie vendute nel mondo tra singolo e album, di cui due milioni e mezzo solo in Italia, e unico brano in Italiano andato in classifica in Inghilterra oltre a Volare di Modugno ). Ha scritto per Mina, le sue musiche sono state utilizzate da marchi come Chanel e Vuitton, e sono presenti in oltre 100 tra film, telefilm e serie tv di Sky, Netflix, e Tv Channel di tutto il mondo.
Dalla sua parte la stima di colleghi come Gianni Morandi, Renzo Arbore, Mogol (con cui ha fondato la Nazionale Italiana Cantanti segnando 21 gol e raccogliendo 51 milioni di euro per beneficenza), e persino Bob Sinclar, il più importante dj al mondo che lo ha citato come sua fonte di ispirazione.
E poi c’è il pubblico, a lui molto affezionato, che lo ha seguito non solo in Italia ma anche e soprattutto in Francia, Spagna, Germania, Argentina, Stati Uniti, Giappone, Sudamerica e Russia.
Il ritorno alla scena musicale, che comunque non ha mai abbandonato, coincide con le riprese di un docu-film sulla sua vita girato dal regista tedesco Deniz Cooper, che al Festival di Berlino ha vinto il premio per il miglior film opera prima con la colonna sonora firmata da Pino D’Angiò.