Il Napoli esce con le ossa rotte da Bergamo perdendo uno scontro diretto fondamentale per la corsa al quarto posto. Supercoppa persa, eliminazione in Coppa Italia, qualificazione in Europa League compromessa, e treno Champions in campionato che si allontana.

Gli azzurri seppur incerottati scendono in campo con il peso delle partite da dentro o fuori e si sente. Chiariamo subito che i calciatori sudano la maglia dal primo all’ultimo minuto anche al 90° sul 4-2 si vede Insigne fare una diagonale difensiva profonda fin dentro l’area di rigore.
Mancano le certezze nella testa dei ragazzi e l’ansia del momento fa sbagliare tanto, il tutto contro un avversario in palla che non perdona. Dietro Maksimovic e Mario Rui soffrono la fisicità di Zapata e Maehle, in attacco Osimhen viene oscurato da Romero. Victor sembra non riuscire ancora a scattare come ad inizio stagione, quando lasciava gli avversari sul posto. Poche le corse in profondità e quasi sempre anticipato si demoralizza e non fa salire i suoi.
L’Atalanta nel primo tempo recrimina per un rigore non assegnato su Pessina dal pessimo Di Bello che vede falli e ammonizioni dove non ci sono da una parte e dall’altra. I bergamaschi trovano comunque il vantaggio con il solito Zapata, che sovrasta Mario Rui di testa, alla ripresa del secondo tempo. I partenopei trovano il pareggio con una giocata di Politano che premia il taglio profondo di Zielinski e al volo batte Gollini.
Il Napoli prende coraggio ma come spesso gli accade viene punito nel suo momento migliore da Gosens e Muriel che in contropiede portano il match sul 3-1. Le emozioni non finiscono qui perché l’Atalanta si fa male da sola e l’autogol di Gosens regala qualche chance al Napoli. Manco a dirlo, gli uomini di Gasperini si rigettano in avanti e la chiudono con Romero sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Dall’infermeria si aspettano i rientri di Demme, Hysaj e Mertens per la gara di ritorno contro il Granada al Maradona. Dopo i recuperi di Koulibaly, Ghoulam e Insigne entrati nella ripresa si dovrà valutare Osimhen. Spavento per il bomber nigeriano che batte la testa sul terreno e perde momentaneamente i sensi, subito trasportato in ospedale per precauzione.
La società comunica il silenzio stampa.
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle (90′ Sutalo), De Roon, Freuler (77′ Pasalic), Gosens; Pessina (83′ Palomino); Muriel (83′ Miranchuk), D. Zapata (90′ Malinovskyi). All. Gasperini.
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic (77′ Koulibaly), Mario Rui (77′ Ghoulam); Fabian Ruiz, Bakayoko, Zielinski (84′ Lobotka); Politano, Osimhen, Elmas (62′ Insigne). All.: Gattuso.
ARBITRO: Di Bello di Brindisi
MARCATORI: 51′ Zapata (A), 58′ Zielinski (N), 64′ Gosens (A), 71′ Muriel (A), 75′ aut. Gosens (N), 78′ Romero (A)
NOTE: Espulso Gasperini (A) al 26′ pt per proteste. Ammoniti: Djimsiti, Gosens (A); Di Lorenzo (N). Recupero: 1′ e 4′.