E’ possibile o non possibile ridurre la tassa sulla spazzatura per i contribuenti battipagliesi? Da una parte il candidato sindaco Antonio Visconti ha spiegato come fare dall’altra Cecilia Francese ha sottolineato che né gli utili di Alba srl, né i ristori potevano e possono essere destinati a coprire la spesa del servizio e quindi a ridurre il tributo locale. Sul tema sono intervenuto anche Etica per il Buon Governo e il già assessore Davide Bruno. Posizioni divergenti, favorevoli e contrari. Davide Bruno, in un suo post ritiene ingiustificate le accuse ad Antonio Visconti e spiega anche il perché.
“La normativa (art. 1, comma 660, della Legge n. 147/2013 e art. 52 del Dlgs. n. 446/1997) permette di 𝗿𝗶𝗱𝘂𝗿𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗧𝗔𝗥𝗜 a carico degli utenti (finanziando parte del costo del servizio visto che la TARI lo deve coprire) con gli utili e le riserve della società partecipata. Quale migliore occasione allora si poteva e si può fare a Battipaglia visto che la partecipata ALBA ha avuto utili pari a 907 mila euro nel 2020 e quasi 683 mila euro nel 2019, più di 1,5 milioni per coprire il costo del servizio (in città 11.973.462,95 €) e quindi ridurre la TARI ai cittadini. Anche perché se il Comune ha pagato il servizio di più, consentendo utili alla società, significa aver fatto pagare di più ai cittadini”. Davide Bruno inoltre chiama in causa anche l’autorità per energia e ambiente, che ha promosso una nuova regolazione per la TARI. “La Tari si può diminuire agli utenti utilizzando i proventi per la raccolta differenziata (carta, metalli, plastica e vetro) e con l’utilizzo dei ristori ambientali per ridurre il costo del conferimento allo STIR . Inoltre, il decreto sostegni BIS a giungo 2021 ha previsto 600 milioni ai comuni (460 mila euro a Battipaglia) per ridurre la TARI alle attività economiche colpite dal COVID”. Bruno conclude che la TARI non rappresenta un servizio indivisibile: “i servizi indivisibili sono la manutenzione del verde, la pubblica illuminazione, l’attività della polizia locale, la pulizia delle strade, cioè quei servizi rivolti a tutta la collettività con l’impossibilità di quantificarne l’utilizzo del singolo cittadino. La TARI invece è il tributo destinato a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chi possieda o detenga a qualsiasi titolo locali suscettibili di produrre rifiuti (ecco perché si basa sui metri quadrati e anche sui componenti per le residenze). Ecco perché bisogna fare la scelta giusta alle elezioni, per la competenza e la verità”.