Uccisione del maiale e dei cinghiali allevati per i privati cittadini, la sindaca emette ordinanza sulle regole da rispettare. Una vecchia tradizione contadina: quella di “ammazzare” il maiale per il confezionamento casalingo di salsicce, soppressate, prosciutti e sanginaccio. Una tradizione, ormai, quasi del tutto scomparsa. Pertanto, nell’osservanza delle vigenti normative nazionali e regionali è consentito il consumo privato, previa acquisizione di apposita autorizzazione dell’Asl , della macellazione domestica dei suini le cui carni sono destinate al consumo privato. L’ordinanza prevede: la macellazione privata su tutto il territorio comunale per un massimo di 4 suini per ogni nucleo familiare, occorre naturalmente un luogo idoneo e il rispetto delle norme che disciplinano il benessere e il trasporto degli animali; è vietata la macellazione nelle ore notturne. Il maiale deve essere ucciso nel rispetto del previsto Regolamento (CE) n,1099/2009; infatti, deve essere stordito e successivamente va usata la pistola a proiettile cptativo oppure con elettronarcosi.