Comunicato Stampa di Civica Mente
La stampa nazionale ed internazionale, trasmissioni televisive d’inchiesta, hanno trattato più volte del losco tentativo di smaltire, a basso costo (ma in Italia, pagato “profumatamente”), in Tunisia circa 8000 tonnellate di rifiuti.
Sapevamo dal 4 febbraio, in seguito all’accordo tra Governo Italiano, Tunisino e Regione Campania che, domenica 13 febbraio, i 212 container sarebbero tornati nel porto di Salerno. Oggi apprendiamo che 33 container (circa 1250 tonnellate) saranno inviati a Battipaglia, a seguito di un’ordinanza regionale, firmata dall’assessore all’ambiente Bonavitacola (colui il quale che affermava: ”a Battipaglia non sapete distinguere un impianto di compostaggio da uno nucleare”), nell’ex STIR.
Ci sembra anche superfluo ed inutile affermare, per l’ennesima volta, che il prezzo pagato dal nostro territorio comunale, è stato fin troppo alto. Elencare cosa hanno rappresentato le nostre colline nella fallimentare cronica gestione dei rifiuti in Campania, sarebbe una mortificazione sulle precedenti. Sapere che le autorizzazioni regionali a trattare rifiuti nel Comune di Battipaglia è superiore all’intera produzione campana, lo ribadiamo, è un altro peso insopportabile.
A tutto questo Civica Mente, con fermezza urla BASTA.
La perenne inefficienza delle istituzioni coinvolte nella gestione dei rifiuti non può vederci sempre passivamente sfruttati. In Tunisia, per il solo arrivo e stazionamento nel porto di Sousse, sono state indagate 26 persone per corruzione, l’ex ministro dell’ambiente, arrestato con altre 7 persone, il manager dell’azienda importatrice, latitante con un mandato di cattura internazionale. Pur non augurando forche o altre pene, riteniamo che non debbano essere i cittadini a subire disonestà, corruzioni, collusioni di chi con i rifiuti ha accumulato miliardi di euro a danno della salute pubblica.
I responsabili di un “affaire” che ci ha messo alla gogna della stampa internazionale, si assumino le responsabilità e paghino di persona. Attendiamo – altresì – una chiara e forte presa di posizione da parte dei rappresentanti cittadini che intrattengono rapporti stretti con le autorità regionale, per motivi di casacca, per posizionamenti in future liste elettorali, per interessi ed ambizioni personali.
Attendiamo inoltre che sia convocata, urgentemente, la già costituita Commissione Ambiente. Che quest’organo funzioni e diventi presto spazio di discussioni e decisioni concrete, al fine di alleggerire il gravoso carico che pende sulla città ed i suoi abitanti; e non una mera conquista ai fini propagandistici o di consenso. Auspichiamo – infine – che, in tempi brevissimi, si ricostituisca la Consulta per l’Ambiente.