Riceviamo da Sebastian Ragusa e pubblichiamo
“Con la presente voglio rispondere alle critiche indirette che mi sono giunte a seguito delle mie dichiarazioni di inizio stagione dove affermavo che la ASD Battipaglia avrebbe lottato per i playoff in seconda categoria contrariamente alla attuale situazione che ci vede ultimi. Ebbene, i presupposti iniziali, un gruppo consolidato dall’arrivo di giocatori di spessore e le continue amichevoli estive, nonché una ripartenza post Covid piena di entusiasmo, han fatto si che la squadra potesse tranquillamente giocare in seconda categoria ben figurando tra le prime cinque. Dopo il periodo di preparazione atletica dove si denotava ancor più la voglia di far bene, è iniziato il campionato e da subito siamo risultati protagonisti con la vittoria 3-2 sul Real Santa Cecilia e lo 0-2 in casa del Sassano (da premettere che siamo l’unica squadra ad aver vinto su quel campo). Poi il pareggio con il Sicignano. Da questo momento non si è capito più nulla. Il ricorso del Real Santa Cecilia nei confronti del giocatore attaccante Santoro, per una squalifica risalente a due anni prima e mai scontata, con l’aggravio di ulteriore giornata di stop… la nostra prima punta Younussa Kone si trasferiva per lavoro in Emilia Romagna…il bravo attaccante Boukdir Soufiane, autore della doppietta a Sassano, si infortunava senza riprendere più a giocare. Quindi rimaneggiati soprattutto in attacco, è arrivata la sconfitta con la Battipagliese dove il colpo si è sentito. Nonostante poi l’arrivo di nuovi giocatori, purtroppo fermi da tempo e quindi da recuperare, perdevamo i nostri 3 portieri, Viscovo e i due Palmieri.. quindi ci siamo trovati ad una settimana dalla ripresa del campionato dopo la pausa natalizia senza un numero 1. Inoltre alcuni giocatori di esperienza decidevano di cambiare squadra abbandonando di fatto la barca che affondava. Malgrado tutto, sono giunti nuovi giocatori, tra i quali due portieri e la squadra, in ogni gara, dimostra di giocare bene creando tante occasioni senza però riuscire a finalizzarle. Ovviamente l’attuale squadra ha cambiato completamente volto e per questo necessita di tempo per poter entrare nei meccanismi di gioco. Detto questo, si continua a lavorare duro per uscire da quell’ultimo posto che non era prevedibile ed ai ragazzi va riconosciuto che nonostante le notevoli sconfitte immeritate, continuano a credere nella salvezza. Un anno sfortunato in ogni suo risvolto. Ma nonostante le difficoltà, non si molla un centimetro. Facile parlare quando non si sanno bene tutti i dettagli di una squadra…facile etichettare un mister come presuntuoso e superficiale. Per fortuna o per chissà quale motivo nel passato, ho allenato squadre raggiungendo i playoff e comunque occupando sempre posizioni degne di nota. Ogni campionato è una storia a se. Per quanto mi riguarda continuerò a svolgere col massimo impegno il mio ruolo nonostante le continue difficoltà. E se non dovessimo raggiungere l’agognata salvezza, anche questo farà da esperienza per il futuro”.