Il Consiglio di Stato, sesta sezione, ha accolto l’appello del Comune di Battipaglia, difeso dall’avv. Sabato Criscuolo, con l’intervento ad adiuvandum di “Fare Ambiente”, il movimento ecologista europeo assistito dal professore Paolo De Caterini. La cittadella costruita con una finestra sul mare è “una lottizzazione abusiva”, in estrema sintesi così la sentenza della giustizia amministrativa. Autorizzazioni edilizie richieste dalla Playa Azul, negate dagli uffici comunali e riconosciute legittime dal Tar di Salerno, oggi in capo alla Ni.Be.Ma. Srl. Ottomila metri quadrati di costruzioni cementizie che dovranno essere abbattute.
La società Ni.Be.Ma, patrocinata dall’avvocato Marcello Fortunato, era una delle cinque “figlie” della scissione della vecchia “Playa Azul”, estinta nel 2009 senza liquidazione. Già dal 1986 era pendente un’istanza di condono presentata dall’impresa che ora non c’è più: alcune delle ditte “eredi” nel 2014 reclamarono all’Ufficio tecnico di Palazzo di città la definizione dell’istanza di condono – bocciata – per quei 15 immobili che col passare degli anni avevano visto la luce all’ombra dei pini di località Lago, a Battipaglia.