martedì, Giugno 6, 2023

Eboli. Discarica nel Sele, la Guardia Costiera sequestra 260mila metri cubi di materiali ferrosi e lapidei

Eboli. La Guardia Costiera sequestra, nei pressi dell’argine del fiume Sele, un’area di 20mila metri quadrati adibita alla frantumazione di materiali lapidei. I militari della Capitaneria di Porto di Salerno hanno seguito una complessa attività di indagine iniziata con una compagna di telerilevamento ambientale con l’impiego di un velivolo. Dagli accertamenti sull’impianto di lavorazione della pietra, eseguiti congiuntamente al personale ARPAC, risultava la presenza di materiale di scarto formante cumuli di altezza variabile tra i 2 e i 15 metri, la presenza di rifiuti ferrosi nonché, 2 silos dismessi adagiati sul terreno, delle dimensioni di circa 11 x 3 metri ciascuno. Questi materiali di scarto venivano abbandonati in modo incontrollato sul terreno, in assenza delle autorizzazioni previste dalle normative vigenti, con conseguente immissione di tale rifiuto all’interno dell’alveo del fiume Sele, in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale art.142, comma 1, lettera c) D.lvo 42/2004. I militari della Capitaneria di porto, su coordinamento della
Procura della Repubblica di Salerno, procedevano a sottoporre a sequestro un quantitativo di circa 260.000 metri cubi di materiale di scarto ed a deferire il titolare dell’impresa di lavorazione della pietra per “illecita gestione dei rifiuti” in violazioni dell’art.192, commi 1 e 2 del Testo Unico in materia ambientale come sanzionato dall’art.256, comma 2.

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