Il presidente della regione Vincenzo De Luca revoca l’accordo di programma per la realizzazione dell’interporto di Salerno nella zona industriale di Battipaglia. In pratica restituisce all’Asi ben 400mila metri quadrati di territorio vincolati con decreto nel 2002 a seguito del patto istituzionale sottoscritto tra la Regione Campania, la Provincia di Salerno, il Consorzio per l’Area di Sviluppo industriale di Salerno, il Comune di Battipaglia, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., ANAS S.p.A. e la società Salerno Interporto S.p.A.. Pertanto, oggi perde efficacia anche la variante al Piano Regolatore Territoriale Consortile dell’A.S.I. di Salerno – Agglomerato di Battipaglia, zona destinata “ad insediamenti industriali di piccola, media e grande dimensione” – Zona “D” in attrezzature di interesse pubblico – insediamenti logistici e strutture interportuali – Zona “IP”, con conseguente vincolo a destinazione di uso per insediamenti logistici – infrastrutture ed attività interportuali. Oggi questi 400mila metri quadrati riacquistano la destinazione urbanistica Zona D “insediamenti industriali di piccola, media e grande dimensione. Tutto ciò è avvenuto a seguito del fallimento del progetto Interporto e della messa in liquidazione della società che doveva mettere in esecuzione l’opera.