Circa 5 mila persone. Oltre 5 mila sogni. Il Palasele di Eboli ha ospitato l’evento “La Primavera dei Sogni” promosso da Banca Campania Centro, tra le realtà di riferimento del Credito Cooperativo. Una serata che ha emozionato, instillato riflessioni e speranze in tutta la comunità dei soci e non solo.
Attraverso la musica e le parole di Roberto Vecchioni, i sogni dei presenti hanno preso forma in un percorso artistico tra i più grandi successi del Maestro e le sue stimolanti riflessioni sulla resilienza, l’amore e la vita. «I giovani hanno bisogno di testimonianze, ma anche di esempi – ha spiegato Camillo Catarozzo, Presidente di Banca Campania Centro. – Vecchioni, in quanto sognatore e grande artista, è uno stimolo per tutti. Con le sue parole, è stato in grado di parlare ai giovani e di trasmettere loro l’entusiasmo necessario per riprendere a sognare. Come banca di comunità, con questo evento, abbiamo voluto contribuire a diffondere la cultura della cooperazione, perché le relazioni sono centrali per la realizzazione dei propri sogni».
“Eventi di questo tipo servono a focalizzare l’attenzione su temi importanti – ha detto il Direttore Generale Fausto Salvati – Questa volta il messaggio è diretto ai giovani del territorio, un invito a sognare e ad osare, per avviare nuove attività imprenditoriali, per restare qui sul territorio. La nostra BCC è al fianco dei giovani, delle imprese, delle famiglie, con una rete sempre più capillare dall’Agro alle porte del Cilento”. «Questo mondo sta finendo la riserva dei sogni – ha precisato il Professore Roberto Vecchioni. – Una vita senza sogni è una vita da amebe. Il sogno è la funzione essenziale del cuore della mente umana. Bisogna non arrendersi. Quando un sogno si spezza ce ne sarà sempre un altro. Prima o poi, il sogno si stancherà di correre e noi riusciremo ad afferrarlo. Ciò che mi sento di dire è di amare la cultura, perché questa consente di arrivare ai nostri sani obiettivi e di essere liberi.» A presentare la serata è stato l’attore e conduttore televisivo RAI Pino Strabioli che ha più volte sottolineato quanto sia fondamentale dare fiducia ai giovani per non schiacciarli e terrorizzarli. Pag. 3 di 3 «Serve insegnare ai giovani – ha dichiarato lo stesso Strabioli – che il sogno è sì fuga, ma non dalla realtà e dal proprio luogo di appartenenza. Con Roberto Vecchioni, Banca Campania Centro ha voluto parlare di poesia, di giovani e di sogni. Se pensiamo bene, risparmio vuol dire anche assicurarsi dei piccoli sogni da poter vivere con serenità.» «Un evento non solo musicale, ma soprattutto culturale – ha tenuto a precisare Mario Conte, Sindaco di Eboli. – Roberto Vecchioni ha il pregio di portare dei messaggi importanti verso i giovani, come ha fatto con La Primavera dei sogni. Siamo molto grati a Banca Campania Centro per aver portato il Maestro ad Eboli, ospitandolo in questa bellissima struttura che è il Palasele. Come amministrazione comunale, il supporto a queste iniziative ci rende orgogliosi, saremo sempre pronti a portarle avanti e ad accoglierle».
Protagonista del prestigioso appuntamento è stata anche l’attrice battipagliese Pia Lanciotti, esibitasi in una pièce tratta da “Il silenzio è cosa viva” di Chandra Livia Candiani, con cui ha sottolineato il valore del silenzio, della poesia e dell’accettazione. «Seguire i propri sogni è sempre fondamentale – ha esordito Lanciotti – ma serve averli. Crearli. Ai giovani dico solo di studiare. Avere chiaro per cosa si vuole studiare. La fama, i soldi non sono nulla. Devono domandarsi perché mi fa bene fare l’attore o l’attrice? Riesco ad essere un servigio per gli altri? Cosa offro di me al mondo? Riuscire ad aprire il proprio cuore. Prima o poi le emozioni che ti riempiono arrivano».

