Articolo di Antonio Iovino
Una città, quattro amici e… tre banane nere: potrebbe essere questo l’incipit perfetto per descrivere una storia – ancora tutta in divenire – che unisce amicizia, musica, sogni e anche un po’ di sana leggerezza. Parliamo dei Pianoterra, band salernitana che pochi giorni fa ha pubblicato un nuovo singolo, Tre Banane Nere, e che dal 2017 si fa portavoce di una vita al sapore d’amore e malinconia che scorre su pellicola.
Sei anni fa, in quel di Salerno, il progetto Pianoterra vede la luce, unendo le ambizioni di quattro ragazzi nati tra il 1996 e il 1998: Lorenzo Annarumma (voce, chitarra e tastiere), Luigi Pelosio (basso), Mario De Sio (chitarra) ed Emanuele Noschese (batteria). Insieme fondano le basi per un progetto dal sound “R&Pop” (termine, coniato proprio dai quattro componenti della band, che unisce il Rythm del Rythm & Blues al Pop dell’indie Pop) che nel 2020 si concretizza con una prolifica collaborazione con il produttore Umberto Iervolino. Da qui nascono i singoli d’esordio “Eh!?” e “Semplice”, brano, quest’ultimo, con cui i Pianoterra vincono la prima edizione dello Streaming Festival del MEI – Meeting degli Indipendenti di Faenza.
Nel 2021 è il turno di “Passerà” e “HAWAII”, due singoli che hanno permesso al gruppo salernitano di calcare i palchi di alcuni dei più importanti festival indipendenti della Campania e di aprire i concerti di artisti affermati quali Venerus, La Municipal e i Coma Cose.
I Pianoterra, quindi, hanno poi deciso di concentrarsi sulla loro voglia di rendere il progetto maggiormente ampio e solido ed è proprio in questo periodo che hanno conosciuto Ermanno Milione, alias Elibra, giovanissimo produttore salernitano classe 2003 a cui i quattro musicisti hanno deciso di affidare tutte le loro future produzioni musicali.
Arriviamo, dunque, al 9 giugno di quest’anno, giorno in cui la band ha rilasciato “Tre Banane Nere”, brano che con la malinconica leggerezza che contraddistingue i Pianoterra, tocca il tema del dell’inesorabile, ma al contempo impercettibile, scorrere della vita, osservandolo il tutto da un punto di vista nuovo, singolare.
“Tre Banane Nere – afferma Lorenzo Annarumma, voce del gruppo – parla del tempo, ma lo fa in modo insolito, partendo dalla visione di tre banane nere “dimenticate” nel frigo.
Non sempre riusciamo a soffermarci sull’incedere dei giorni, degli anni, perché veniamo costantemente assorbiti dalla quotidianità del presente. Ecco, quelle tre banane sono state come un interruttore che ha permesso alla mente di viaggiare verso riflessioni più profonde sul tempo e sulla vita in generale”.
Il succitato brano è stata anche l’occasione per dare libero sfogo alla creatività dei Pianoterra, i quali hanno deciso di promuovere il proprio lavoro distribuendo, al centro di Salerno, banane comprensive di un QR code che rimandava a Spotify.
Sempre Annarumma, infine, rivela alcune novità sul prossimo futuro: “Noi siamo già con la testa ai prossimi singoli, per fine estate potremo ascoltare insieme il secondo e chissà, potremmo aprire il 2024 con un bell’EP. Per quanto riguarda i live, stiamo chiudendo delle date per questa estate ma è ancora tutto work in progress”.
Ai Pianoterra va un sincero augurio per le migliori fortune professionali.
