sabato, Settembre 30, 2023

Battipaglia. Davide Bruno: “Amministrare non è un giochino, come non si può continuare a prendere in giro la città”

Di Davide Bruno

Amministrare non è un giochino, come non può esserlo continuare a prendere in giro la città. È evidente che 7 milioni di Euro non possono essere spesi entro dicembre 2023, entro sei mesi. C’è poco da esultare, il fatto di sostituire il progetto della ex De Amicis finanziato nel 2019 con altri interventi peggiora la situazione ed è la stessa Francese ad ammettere di aver sbagliato tutto su questo intervento togliendolo dal Pics.

Grave aver perso questo intervento perché sulla ex De Amicis ci fu una fase di ascolto dove la cittadinanza chiese con precisione il recupero della ex scuola ed era al centro del programma di questo sindaco.

Sulla mancata spesa dei fondi comunitari e sul Puc mi sono dimesso da assessore visto che il sindaco Francese non ha compreso l’importanza politica e amministrativa di questi fondi.

Il tema vero è che le scelte fatte dalla sindaca e dal dirigente Salerno si sono rivelate, come avevo detto, errate visto che gli obiettivi non sono stati raggiunti.

Gli 11 milioni del Pics sono a rischio e oggi apprendiamo ufficialmente che in parte sono completamente persi. Anche se questi interventi fossero ammessi sulla programmazione 2021/27 significa che la città ha perso i finanziamenti.

La prossima programmazione serve per finanziare altri interventi e in termini di opportunità finanziarie la città subisce una riduzione di risorse perché occupi nuove risorse con interventi che avresti dovuto già fare, bruciando le vecchie risorse con nessuna opera.

Due tagli: quello che si sarebbe dovuto fare e non si è fatto, quello che si sarebbe potuto fare in più ma viene occupato da opere vecchie.

Sulla ex De Amicis il consigliere Anzalone ebbe uno scontro molto duro con me visto che lo avvisai che avrebbero perso i soldi sulla ex De Amicis. La risposta fu usare parole offensive mentre i rilievi dell’autorità anticorruzione stabilivano che il Comune aveva sbagliato la procedura per le ex De Amicis.

Oggi mi chiedo chi ha detto bugie e se questo non è, non avevano compreso i fondi comunitari ? In entrambi i casi è grave. La sostituzione degli interventi solitamente viene fatta per inserire interventi già in corso o dalla spesa veloce come le forniture di beni. Vi sembra che questi interventi siano di veloce spesa in 5/6 mesi? È evidente che è l’ennesimo errore.

Intanto applaudiamo il sindaco Franco Alfieri che a Capaccio giustamente organizza iniziative sulla dieta mediterranea mentre noi con un progetto di 7 milioni per un grande incubatore per la dieta, il cibo, le associazioni locali, le identità del territorio e la biblioteca, oggi a causa di scelte amministrative e politiche errate non abbiamo più nulla.

Nel finanziamento c’era anche piazza Madonnina perché l’obiettivo era anche riqualificare il centro della città, oggi oggetto di degrado.

Mi chiedo fino a quando possiamo sopportare questo degrado, fino a quando possiamo sopportare scelte sbagliate. C’è stata la polemica che per la De Amicis non sarebbe suonata più la campanella della scuola, oggi non abbiamo più la possibilità della piazza nuova, della biblioteca nuova, di spazi pubblici per le associazioni. Sulle scelte architettoniche si poteva discutere e trovare la migliore soluzione ma questo era l’intervento più grande della città per riqualificare il centro cittadino e la Francese dovrebbe spiegare perché in 4 anni non ha fatto niente e quelle poche cose sono state sbagliate. Spero che si possa spendere qualcosa per dicembre ma sappiamo tutti che è difficilissimo visto che ci vogliono cinque mesi solo per aggiudicarsi un appalto.

La realtà che molti dicono di “fare politica”, ma il fare politica significa saper amministrare e sapere di cosa si parla per decidere.

Davide Bruno

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