Comunicato stampa di Angelo Cappelli, presidente del Consiglio comunale
Ancora una volta è importante che anche il Presidente del Consiglio chieda di intervenire nella fase delle “comunicazioni” per alcune importanti precisazioni sul funzionamento del Consiglio Comunale.
Più di una volta, utilizzando le esperienze del mio passato di arbitro, alcuni mi hanno suggerito – altri rimproverato – che nella organizzazione delle fasi del Consiglio Comunale io debba essere più severo, meno disponibile, in poche parole utilizzare il pugno duro contro i Consiglieri Comunali.
Purtroppo viene troppo spesso dimenticato che il Presidente del Consiglio è anch’egli Consigliere Comunale, il Presidente del Consiglio è uguale a tutti i Consiglieri Comunali e che viene scelto proprio da questi ultimi per coordinare le attività delle sedute.
Premetto questo perché da qualche tempo alcuni trovano piacere a diffondere stralci audio dei Consigli Comunali in cui mi si sente rivolgere verso gli scranni dei Consiglieri frasi goliardiche e di sfottò; queste persone poco comprendono che tali esternazioni sono rivolte prima di tutto a colleghi verso i quali intercorre una conoscenza di tanti anni e che, principalmente, sono utili a stemperare velocemente alcuni momenti di tensione che si creano durante le sedute. Le mie esternazioni, che a volte riecheggiano nell’aula a causa del microfono acceso, avvengono sempre fuori dallo svolgimento dei lavori del Consiglio Comunale e rappresentano sempre “commenti personali a voce alta”.
Se questi causano offesa rinnovo le mie più sincere scuse.
Ritornando poi alle intemperanze che troppo spesso caratterizzano i Consigli Comunali della nostra Città vorrei fare delle precisazioni e mi auguro che chi poi “analizzerà” le mie parole lo faccia con onestà intellettuale.
Quando ho sottolineato che il sottoscritto prima di tutto è un Consigliere Comunale e che è Presidente del Consiglio per nomina dei Consiglieri e che questi lo hanno delegato ad organizzare le fasi del Consiglio è perché gli squilibri e i disordini del Consiglio Comunale offendono prima di tutto la Presidenza del Consiglio Comunale, e non il contrario.
Lo sconveniente spettacolo messo in scena durante l’ultimo Consiglio Comunale, per il quale ho il dovere di assumermene tutte le responsabilità, è stato causato dalla impossibilità di far rispettare le regole del nostro Regolamento, regole che ben conoscono tutti i Consiglieri Comunali.
In particolare durante la prima ora è consentito da parte di TUTTI i Consiglieri e dalla Sindaca di comunicare alla Città notizie di carattere Amministrativo. Purtroppo dette comunicazioni si sono trasformate in uno scambio di accuse. Inoltre in questa fase il nostro regolamento consente un solo intervento per un tempo massimo di 5 minuti.
A nulla è servito ricordare tali regole per cui, di fronte alle rimostranze di alcuni, ho ritenuto indispensabile sospendere i lavori.
Ricordo prima a me stesso che chi riveste cariche istituzionali ha il DOVERE di rispettare le regole e mantenere la calma.
Per fare ciò, in qualità di Presidente, mi sono sempre attenuto al Regolamento del Consiglio, a volte con un po’ di elasticità per venire incontro alle esigenze dei consiglieri.
Gli episodi verificatisi, però, mi impongo da questo momento in poi di dover applicare in maniera rigida il regolamento, per tutelare il decoro del Consiglio Comunale nonché i pari diritti di tutti i Consiglieri.
Mi affido per questo alla collaborazione e responsabilità di tutti i colleghi e al senso di rispetto reciproco, verso la Presidenza del Consiglio da me presieduta, del Consiglio Comunale nonché delle regole istituzionali di cui ci siamo dotati.
Il Presidente del Consiglio Comunale
Angelo Cappelli