“Veleni” a Palazzo di Città. Esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno dell’ing. Carmine Salerno e dell’arch. Angela Costantino contro Cosimo Panico del Comitato Civico e Ambientale.
Il responsabile dell’ufficio tecnico e dell’ufficio ambiente hanno chiesto ai magistrati inquirenti di valutare se vi sono i presupposti per perseguire penalmente l’ambientalista per i reati di procurato allarme e di turbativa dei pubblici uffici.
Questo a seguito delle richieste di Panico al Comune di intervenire a tutela della salute pubblica dopo aver appreso la notizia che nella città di Battipaglia è stato “superato il livello minimo d’inquinamento delle polveri sottili ed idrocarburi particolarmente inquinanti e pericolosi”.
Va ricordato che Cosimo Panico, ormai, si batte da anni per la causa ambientale, sollecitando le pubbliche autorità (nel casi specie il Comune) ad adottare i dovuti provvedimenti a tutela della salute dei cittadini.
Alla domanda di chiarimento formulata da Panico agli uffici di Palazzo di Città, ha avuto una inaspettata e sgradita risposta “per condotta pretenziosa e intimidatoria, con invito a desistere”.
Situazione che si è già ripetuta lo scorso anno ed è dovuto comparire dinanzi ai Carabinieri per gli accertamenti di rito.
“Il sottoscritto – si legge nella missiva indirizzata alla Procura della Repubblica, al sindaco di Battipaglia, al segretario generale del Comune e a tutti i consiglieri comunali – si sente ingiustamente e falsamente incolpato dai funzionari del Comune nelle lettere del 21.09.2023 e del 14.06.2022 dirette alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Salerno dei reati di cui agli artt. 658 e 340 del c.p. e leso nell’onore e nella libertà personale”.
A tale proposito, Cosimo Panico, nella qualità di presidente del comitato ambientalista, ai sensi della legge 241/90 ha chiesto al sindaco di Battipaglia di sapere se la condotta manifestata nei suoi confronti dai due tecnici sia conforme agli indirizzi politici amministrativi o si è trattato di una iniziativa personale. Chiede anche copia dei monitoraggi Arpac sul superamento di PM10 in città. Alla missiva sono allegati 11 documenti a conferma di quanto denunciato dal Panico.