lunedì, Dicembre 9, 2024

Battipaglia. Mariella Santomauro. “Open Government. Il nuovo illuminismo” (Albatros edizioni): è la sua ultima opera

L’avv. e prof. Mariella Santomauro, col suo alternare i romanzi alla saggistica, in questa opera presenta semplici nozioni giuridiche, brevi cenni storici, schede tecniche per la redazione di un progetto e lucide riflessioni sulla necessità di innovare l’agire sia della pubblica amministrazione sia della cittadinanza attiva. Un’opera che riflette l’essenza del movimento culturale dell’attualismo “Open Government“ così da diventare un opuscolo fruibile da tutti.

La nostra redazione ha incotrato l’autrice e abbiamo approfondito il tema con una serie di domande.

Cos’è l’open government?

Si tratta di un movimento culturale, mosso sia dalle istituzioni pubbliche sia dai privati, volto a scardinare ancor di più l’antico ius imperii della pubblica amministrazione, per realizzare al meglio l’interesse pubblico, con un valore aggiunto rispetto al passato.

Su Google la gente può leggere che si tratta di un metodo di esercizio del potere sia a livello centrale che locale.

Si. E’ un nuovo metodo finalizzato ad innovare i processi di costruzione delle politiche pubbliche per garantire una maggiore inclusione, informazione e discussione su temi di interesse pubblico. La cittadinanza svolge una fondamentale funzione sociale, non sostitutiva ma integrativa del potere amministrativo. Siamo nell’ambito dell’art. 118 della Costituzione, cioè della politica della sussidiarietà.

Ritorna il titolo V della Costituzione, oggetto della riforma costituzionale del 2001? Oggi in discussione sotto molti aspetti.    

La portata giuridica dell’art. 118 consente più ampi orizzonti di quelli ad oggi scoperti e vissuti, con relative azioni di governo. La politica della sussidiarietà si muove in modalità dialogica tra amministratori e cittadini per curare e tutelare al meglio i beni comuni che saranno ereditati dalle future generazioni.

Uno dei pilastri dell’OG è la trasparenza?

Il governo aperto è strettamente connesso alle politiche di open data, ovvero a dati di tipo aperto. Attraverso l’uso delle tecnologie che hanno rivoluzionato l’informazione tradizionale, il diritto alla trasparenza amministrativa si è fortemente evoluto. In primis con il codice della trasparenza del 2013 e poi con il DLGS 97/2016 che ha recepito, al pari di diversi ordinamenti europei, il FOIA (FREEDOM OF INFORMATION ACT). Si tratta di una forma di accesso civico generalizzato, la cui istanza non necessita di fornire motivazioni.

L’open government è basato su tre principi fondamentali: la trasparenza, la partecipazione e l’integrità, ovvero l’osservanza di valori etici condivisi per far prevalere l’interesse pubblico, rispetto agli interessi privati.

In cosa cambia il processo di costruzione delle politiche pubbliche?   

Le politiche dell’ascolto rappresentano una rinnovata cultura distante dal concetto di cittadino come suddito che subisce le scelte politiche. Il cittadino, in forma singola o associata, diventa un partner. La PA e i cittadini non sono più soggetti separati, ma uniti dalla finalità del perseguimento dell’interesse pubblico. La partecipazione può avvenire in presenza oppure online.    

La partecipazione online è una modalità di relazione tra cittadini e istituzioni che mira ad ampliare la capacità di ascolto della PA attraverso l’uso dell’ICT, nonché a mantenere un dialogo costante tra PA e cittadini anche tra un mandato politico e un altro.

Cos’è L’ICT?

Information and communication technology, ovvero l’insieme dei metodi e delle tecniche utilizzate nella trasmissione, ricezione ed elaborazione di dati ed informazioni tecnologiche.

Siamo pronti ad utilizzare la tecnologia in questi termini?

L’UE definisce deficit democratico il rischio di un disinteresse dei cittadini verso la cosa pubblica che si traduce nell’astensione dal voto. Credo che le nuove generazioni abbiano tutti gli strumenti per aderire alle pratiche partecipative.  

Se la partecipazione online rappresenta il futuro immediato, in questo momento storico di passaggio, spesso si adotta un mix tra strumenti di partecipazione tradizionali e quelli online. (Blended)  

Cos’è il monitoraggio civico?

Si intende il controllo, la raccolta di idee e proposte da parte della comunità civica. Il monitoraggio parte dalla raccolta di dati certi, si sviluppa attraverso analisi sul campo e si conclude con un report.  La cittadinanza non è più in posizione di attesa rispetto alla PA, ma spinge all’azione, alla progettazione, a produrre idee nell’ottica della co- produzione per una migliore cura dei beni comuni.

Cosa l’ha spinta a scrivere questo opuscolo?  

Scrivo per passione. Mi piace pensare di poter contribuire un minimo alla diffusione di questo movimento culturale di innovazione.

Questo opuscolo è anche un ottimo spunto di educazione civica nelle scuole, attualissimo.

Sicuramente.  Credo che i ragazzi possano essere stimolati molto di più dallo studio di una progettazione open government, piuttosto che dalla tradizionale lezione, comunque importante, sulla cittadinanza digitale.   

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