Eboli. È andato in scena presso il Cinema Teatro Italia di Eboli, “Una, nessuna e centomila”, il saggio di fine anno accademico della scuola di danza New Arte in Danza, diretta da Anna Maria Tesauro e Roberta Abate.
Un racconto, attraverso le più note canzoni della musica italiana, incentrato sulla donna. Una donna madre, sorella, amica, amante, confidente. Lo spettacolo, infatti, ha visto l’alternarsi di coreografie di danza classica, contemporanea, hip-hop, moderna e danza aerea accomunate – tutte – dall’unico fil rouge: la donna in tutte le sue vesti e sfaccettature.
«Sono davvero soddisfatta della realizzazione di questo spettacolo – ha sottolineato la direttrice artistica della scuola, Anna Maria Tesauro – Quest’anno, infatti, ho voluto fortemente discostarmi dalla consueta scaletta di uno spettacolo di danza per regalare agli spettatori uno spettacolo unico e coinvolgente, capace di far divertire e riflettere». Uno spettacolo in cui, inoltre, si sono armoniosamente alternate coreografie di stili diversi e che ha visto anche un momento in cui arte e danza hanno dato vita ad un qualcosa di unico e suggestivo: una coreografia di danza contemporanea, curata dalla coreografa, insegnante e danzatrice Roberta Abate, in cui i danzatori si sono esibiti con costumi disegnati dalla body painter Mariella De Dominicis.
Il saggio è stato il frutto della voglia della direttrice artistica di raccontare, come essa stessa ha voluto dire durante lo spettacolo “la donna che sono, che sarò e che sarei voluta essere”. Il saggio è stato inoltre impreziosito dai passi d’addio di Giulia Tesauro e Valentina Lambiase, due allieve che sono cresciute, umanamente e professionalmente, nella scuola di danza.
Le due giovani danzatrici sono state accompagnate da Claudio Ladisa, che ha anche curato le coreografie di danza aerea, e Domenico Pisapia. Lo spettacolo è stato inoltre arricchito dal contributo di altri due maestri ospiti: la coreografa Marella Vitucci per il contemporaneo, laureata magistrale presso l’Accademia Nazionale di Danza, e il maestro di hip-hop Vittorio Feola.
«Devo davvero ringraziare i maestri che hanno saputo mettere in scena, attraverso la loro esperienza, ciò che avevo inizialmente in mente. I maestri sono subito divenuti parte di una grande famiglia, la nostra. Oltre a loro e ai miei allievi, non posso che ringraziare la mia famiglia e i genitori, primi sostenitori dei figli che hanno inculcato loro l’educazione verso una disciplina, la danza, che richiede impegno e sacrificio».
Una disciplina che ha sempre caratterizzato la scuola New Arte in Danza, da più di vent’anni un punto di riferimento per coloro i quali, in qualsiasi età, voglio avvicinarsi alla bellissima e impegnativa disciplina della danza.
