Consiglio comunale all’unanimità dei 19 presenti (Cecilia Francese, Angelo Cappelli, Angela Ventriglia, Vincenzo Clemente, Dario Toriello, Gianluigi Farina, Maria Gabriella Nicastro, Francesca Napoli, Elio Vicinanza, Feliciana La Torre, Giuseppe Lenza, Francesco Marino, Maurizio Mirra, Gaetano Marino, Azzurra Immediata, Pino Cuozzo, Mimmo Zottoli, Luigi D’Acampora e Salvatore Anzalone) su 25 componenti l’Assise (assenti alla votazione: Alessio Cairone, Pier Paolo Greco, Giuseppe Manzi, Vito Balestrieri, Antonio Visconti e Giuseppe Provenza) hanno votato contro il Governo Meloni che ha approvato la legge Calderoli.
Un atto importante dell’Amministrazione Francese che marca, con il resto dei consiglieri di minoranza votanti, una posizione non solo di sostanza sul tema dell’Autonomia differenziata ma soprattutto politico, bocciando l’esecutivo nazionale di centro destra.
Un’azione di avvicinamento anche al centro sinistra, che con il Partito Democratico e il M5S, sono in prima linea e nel coordinamento nazione per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenzia entrata in vigore qualche giorno fa.
L’impegno è concreto e convinto dell’Amministrazione che oltre ad aver aderito al comitato raccolta firma, ad aprile scorso proprio Cecilia Francese è anche intervenuta ad un dibattito a Palazzo di Città sul tema “No alla riforma che spacca l’Italia, No all’Autonomia differenziata”. A relazionare sulle ragioni del “No” c’è stato Marco Esposito, caposervizio de “Il Mattino”, con il giornalista Carmine Landi de La Città.
