Salerno. Il Tribunale del Riesame, nella convulsa e lunga giornata di ieri, accoglie la richiesta dei difensori di Franco Alfieri e gli vengono concessi gli arresti domiciliari. Il sindaco di Capaccio e presidente della Provincia, sospeso, dopo 25 giorni nel carcere di Fuorni torna a casa ancora da ristretto. Nei prossimi giorni i giudici del Riesame depositeranno le motivazioni che hanno determinato l’applicazione di una misura cautelare personale meno afflittiva. Confermati invece i domiciliari per tutti gli altri indagati tra cui la sorella di Alfieri, Elvira. Per la cronaca ricordiamo che Alfieri è accusato di corruzione e turbativa d’asta dalla Procura della Repubblica di Salerno, che ha prodotto un dossier di oltre 20 mila pagine. Tra le accuse degli inquirenti al sindaco di Capaccio anche di aver “approfittato” illecitamente di circa 200 mila euro sul subappalto della pubblica illuminazione di Battipaglia (naturalmente sarà il processo a stabilire la verità, in questa fase tutti gli indagati sono da considerare presunti innocenti). Inchiesta che ha determinato anche altri filoni d’indagini quale quello legato al consigliere regionale Luca Cascone. Nel frattempo i difensori hanno sollevato un’eccezione di competenza territoriale, ritenendo che il procedimento penale si dovrebbe svolgere dinanzi ai giudici di Vallo della Lucania e non di Salerno.