Battipaglia. Proseguono le indagini sugli immobili al centro dell’inchiesta per presunti abusi edilizi. Mercoledì mattina è stato eseguito il sequestro preventivo di tre stabili: uno situato in via Baratta, gli altri due in via Olevano. Secondo la Procura, le costruzioni, originariamente villette, sarebbero state trasformate in condomini di sette e otto piani in violazione delle normative urbanistiche. L’indagine, coordinata dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, coinvolge al momento 13 persone, tra cui funzionari comunali, progettisti, committenti e imprenditori. Agli indagati è stato notificato l’avviso di garanzia, ma gli inquirenti stanno vagliando ulteriori posizioni. Si parla di nuovi nominativi, che al momento non sarebbero a conoscenza del loro coinvolgimento. Gli accertamenti tecnici, condotti dall’ingegnere Fabio Cafiero e dall’architetto Simona Penza, hanno evidenziato irregolarità anche in altri cinque interventi edilizi. Tra le ipotesi di reato figurano il concorso in abusi edilizi, la violazione dei permessi di costruire e, in due casi, il falso ideologico. Il sequestro è stato disposto per prevenire un aggravio del carico urbanistico, ritenuto un rischio concreto se i lavori fossero proseguiti. Gli edifici, infatti, risultano incompleti: mancano le rifiniture e il requisito dell’abitabilità. L’indagine rimane aperta, con l’obiettivo di chiarire responsabilità e dimensioni delle presunte irregolarità.