“Ritardi nel pagamento dell’assegno di Cura”: è la denuncia di una persona che per seri problemi non riesce a sostenere i propri familiari disabili. Gli assegni di cura sono contributi economici onnicomprensivi erogati in favore di persone non autosufficienti in condizioni di disabilità gravissima. Non c’è dubbio che negli ultimi tempi il servizio è stato migliorato dal Comune rispetto allo scorso anno che si accumulavano ritardi fino a sei mesi di mancata erogazione. L’interessato (per privacy evitiamo di citarne il nome) rivendica la linearità nella corresponsione per il semplice fatto che con l’obbligo di tenere assunta una o più assistenti ai genitori disabili non riesce a corrispondere puntualmente la retribuzione e i contributi dovuti all’Inps. Ciò determina costantemente le dimissioni dei prestatori d’opera generando una miriade di disagi e soprattutto enormi danni, con aggravio di spese a loro carico. “Sono andato più volte negli uffici competenti e continuano a trattarmi come una pallina di ping pong, palleggiandomi da un posto all’altro. Purtroppo, non è che per un diritto devo chiedere l’elemosina, con i fondi stanziati e disponibili. Questi ritardi, anche di un solo mese, determinano grossi problemi; solo chi non è interessato alla disabilità non può comprendere quanti e quali problematiche vanno affrontate tutti i giorni. Della questione si è interessato il consigliere comunale Giuseppe Provenza, che grazie a lui si è riusciti a ridurre drasticamente i ritardi. Ma chi è invalido all’80%, al 100%, chi è addirittura allettato non può vivere se non ottiene un suo diritto in modo puntuale”. Un appello all’Amministrazione e ai funzionari del Comune a non sottovalutare tali questioni perché chi non ha nessuna fonte di reddito e vive solo con l’assegno di cura a fine mese non sa come fare.