Battipaglia. Resta un vero e proprio giallo la scomparsa di Gerardo Locuratolo. Dopo 30 giorni dal non rientro a casa non c’è stato alcun riscontro sulle ricerche eseguite dai vigili del fuoco, dalla protezione civile e dai carabinieri, coordinate dalla Prefettura di Salerno. Locuratolo non ha più dato notizie di sé dalle ore 23 di mercoledì 16 aprile. Indossava jeans, giacca blu e scarpe bianche. L’unica certezza il rinvenimento, con le gomme tagliate, della propria autovettura Volkswagen Polo sul ponte del fiume Calore in località Borgo San Cesareo ad Albanella. Il ritrovamento della sua macchina in località Borgo San Cesareo ad Albanella e l’aggancio alle celle telefoniche del suo cellulare hanno fatto concentrare nelle scorse settimane le ricerche dell’uomo nelle acque del fiume calore, con l’intervento dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco. Impegnato anche il nucleo di protezione civile nelle campagne tra i comuni di Albanella, Altavilla ed Eboli. Ma le ricerche non hanno dato alcun esito. Nemmeno con l’attività dei Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto, attraverso l’utilizzo di droni ha prodotto risultati utili. Una situazione, dunque, che ha fatto pensare a un depistaggio. C’è il massimo riserbo sulle indagini condotte dalla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Salerno, che ad oggi non ha fatto trapelare alcuna notizia. Nel frattempo la famiglia attende con ansia qualche certezza.
