“Caro Presidente ASI, prendo atto che vuoi lavorare per lo sviluppo e il rilancio dell’impresa. E però il potere di pianificare ce l’hai tu, quale Ente territoriale. Questo potere ti chiedo di usarlo per delegificare. Per cassare tutte quelle norme che non lasciano libertà d’impresa.” – Questo è quanto scrive Dott. Valerio Longo capogruppo di Forza Italia al Presidente ASI. -“Tutti quei lacci e lacciuoli che impediscono all’impresa competitività e sviluppo. La normativa Asi sembra una ragnatela che avvolge ogni pur piccolo movimento e non posso credere che le nostre imprese siano dedite alla speculazione. Credo invece che le norme per la semplificazione “IMPRESA IN UN GIORNO” siano da praticare e che la responsabilità risieda nella mancanza di volontà di cedere potere. Ma al di là di ciò che si dice sarebbe utile praticare i principi ispiratori a cui fai riferimento. D’altronde le norme dovrebbero corrispondere alle esigenze della impresa e se invece dobbiamo registrare un altissimo tasso di conflitti amministrativi che vive il territorio, delle due l’una: o le nostre imprese pensano di raggirare le norme per trarne maggiori profitti o le norme sono così complicate e contraddittorie che ci cascano tutti. E val la pena di ricordare che se l’impresa soccombe talvolta nei giudizi amministrativi ciò avviene a fronte di norme illiberali che non vengono rimosse. Un esempio per tutti: i condomini produttivi. A cosa serve contingentare funzioni e superfici? A chi serve complicare un meccanismo insediativo che potrebbe essere semplificato? Fa differenza se un capannone è utilizzato da imprese solo artigianali da insediamenti polifunzionali che accolgono logistica commercio e servizi? Quale speculazione indurrebbe la liberalizzazione? Io sto dalla parte dei cittadini soffocati da una burocrazia barocca e intendo lavorare per rendere la vita di tutti più semplice. Se tu ci stai io ci sono…”