Il giudice della separazione e del divorzio, in materia di affidamento dei figli minori, deve valutare l’esclusivo interesse morale e materiale della prole, privilegiando quel genitore che appaia il più idoneo a ridurre al massimo i danni dalla disgregazione del nucleo familiare e ad assicurare il migliore sviluppo della personalità del minore. Il genitore va individuato sulla base di un giudizio prognostico sulla capacità del padre o della madre di crescere ed educare il figlio nella nuova situazione di genitore singolo. Giudizio che dovrà basarsi su elementi concreti, fondati sull’esperienza passata dal medesimo genitore sulla capacità dimostrata nelle relazioni affettive, di attenzioni, di comprensione, di educazione, di disponibilità ad un costante rapporto. Andrà analizzata la personalità del genitore, delle sue abitudini di vita e dell’ambiente che potrà offrire al figlio. Recentemente la Corte di Cassazione è ritornata ad occuparsi delle questioni attinenti l’affidamento dei figli, riconoscendo al giudice la possibilità di disporre l’affido esclusivo alla mamma o al papà che appaia il più idoneo ad assicurare il miglior sviluppo della personalità del minore (Ordinanza n.28244/2019 Corte di Cassazione).