Cecilia Francese annuncia, nel saluto di fine anno a Radio Castelluccio, la sua candidatura a scadenza del suo attuale mandato sindacale che ricopre da giugno 2016. Ai microfoni di Lucio Rossomando, il vulcanico direttore della storica radio cittadina, la prima cittadina ha tracciato un bilancio sulle attività fatte quest’anno dalla sua amministrazione e ha rilanciato la sfida elettorale con un anno e mezzo di anticipo. Si dovrà ritornare alle urne per eleggere il sindaco di Battipaglia a maggio 2021, salvo scioglimenti o dimissioni anticipati. Dall’introduzione dell’attuale sistema elettorale (1993, mai nessun sindaco di Battipaglia ha terminato per intero il proprio percorso: Fernando Zara, Alfredo Liguori, Gennaro Barlotti e Giovanni Santomauro. Zara e Santomauro addirittura sono stati investiti da un ciclone giudiziario, patendo anche le pene degli arresti domiciliari. Questo, per la cronaca, sono stati gli accadimenti degli ultimi 25 anni. Cecilia Francese ha illustrato la propria attività, pur ribadendo di tenere le mani legate dai vincoli economici del piano di rientro dal grosso deficit ereditato dalle passate vicende amministrative. Piano di rientro tracciato dai commissari prefettizi, a seguito dello scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazione mafiosa nel corso del Governo cittadino presieduto dall’ex segretario generale Giovanni Santomauro. Cecilia Francese si è detta soddisfatta, ma per completare i progetti avviati (Pics, Piu Europa, Puc, etc… etc…) ha bisogno di governare la città per altri 5 anni previsti dal secondo mandato. “D’altronde come è avvenuto ad Eboli, a Salerno, a Belizzi e in tante altre città”. La domanda sorge spontanea: la politica e i cittadini cosa pensano?
