La sindaca Cecilia Francese e la sua maggioranza propongono al Consiglio Comunale, convocato per il prossimo 10 dicembre (in prima convocazione) e per il 14 dicembre (in seconda convocazione), la ricapitalizzazione di Alba Srl. Occorrerà approvare il riconoscimento di un debito fuori bilancio di Euro 500mila, per gli anni 2017-2018; 382mila Euro verranno destinati alla copertura parziale delle perdite e 118mila Euro formeranno il nuovo capitale sociale. Il piano industriale 2019/2021, presentato dall’amministratore unico Palmerino Belardo ed allegato alla proposta di rilancio della società a capitale esclusivamente comunale, prevede un investimento per la meccanizzazione dei servizi per 1 milione di Euro. La prima cittadina fa inversione di marcia, con una sterzata a 360 gradi. Tanto è vero che tra febbraio ed aprile 2020 ha sempre affermato pubblicamente: “Alba Srl deve essere liquidata. E’ un atto amministrativo dovuto”. Tutti ricorderanno le conferenze stampa dell’amministratore unico, sue, degli assessori e dei tecnici. Il cambio in peius del CCNL per i dipendenti (manovra che a loro dire avrebbe fatto risparmiare al Comune 1 milione di Euro all’anno). Le proteste dei lavoratori, le osservazioni delle organizzazioni sindacali e le spiegazioni formulate dal Prefetto fecero ritornare la sindaca sui suoi passi, reintroducendo il trattamento retributivo previsto per legge. La sindaca e la sua squadra: hanno sbagliato prima o stanno sbagliando oggi? che si apprestano a votare nel parlamentino cittadino un provvedimento in antitesi all’idea originaria? Il Consiglio comunale, si spera, che se lo faccia spiegare nella discussione del 10 o del 14 di dicembre prossimo. Sarebbe utile alla città e ai cittadini capire nel frattempo cosa sia realmente successo. Con l’auspicio che nessuno si faccia ammaliare dai canti delle sirene. Ulisse, per sfuggire alle tentazioni e per non essere divorato, si fece legare all’albero della propria imbarcazione. Chissà chi avrà la stessa capacità.