Al via oggi le riprese del cortometraggio che vede protagonista Paolo Ruffini ed i ragazzi OISMA della sede di Roma e di Battipaglia – Un faro per l’autismo.
Un faro per l’autismo è un’Associazione di Promozione sociale che ha come obiettivo l’inclusione, lo sviluppo di abilità ed autonomie dei ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Tra le sue diverse attività, anche di ricerca, i laboratori hanno un peso rilevante. In quest’ottica prende il via il progetto “Super Giò”, il cortometraggio con protagonista uno dei ragazzi OISMA al fianco di Paolo Ruffini, che offre ai ragazzi OISMA la possibilità di lavorare su un vero set cinematografico, ricoprendo ruoli attivi di formazione e lavoro.
Super Giò non è un film SU, ma è un film CON l’autismo, che vuole raccontare la storia vera di una persona autistica, tanto che il ruolo di Giò, sarà interpretato proprio da uno dei ragazzi OISMA. Ma Super Giò è anche un progetto di reciprocità, traslazione ed integrazione, da cui non trarranno beneficio solo le persone con disturbi dello spettro autistico, ma anche l’intera troupe cinematografica. Infatti, grazie all’interazione con questo disturbo, che in Italia si stima interessi 1 bambino su 77, si potrà realizzare una produzione onesta e vicina all’autismo. Perché il tutto è molto più della somma delle sue parti. Come la realizzazione del cortometraggio, perché Super Giò nasce da un sogno, e diventa realtà grazie al lavoro di tante realtà diverse.
Super Giò nasce da un sogno di Martina Borzillo e Jacopo Marchini, prodotto da MOVI Production e Webreak Production, in coproduzione con Laboratorio di Arti sceniche di Massimiliano Bruno e Vera Production. La regia è affidata a Gianni Aureli (Aquile Randagie, 2019); a fianco di Paolo Ruffini e dei ragazzi OISMA anche Ruben Mulet Porena (Genitori vs Influencer, 2021).
