“Il futuro di Battipaglia non è in vendita”. E’ questo il titolo del post domenicale su facebook di Carmine Bucciarelli, candidato sindaco Battipaglia Città del Sele, Battipaglia Sostenibile e Prima Battipaglia. L’avvocato battipagliese lancia accuse di voto di scambio. “Questa campagna elettorale inizia a puzzare di voto di scambio, con promesse di incarichi e posti di lavoro, che cominciano a fioccare da ogni dove e che porteranno solo a svendere la dignità, personale e quella della città. Le tecniche (dei soliti venditori di fumo) e i risultati (per chi si sarà svenduto) sono sempre le stesse, come hanno dimostrato le promesse fatte nel corso degli ultimi anni dagli esponenti del potere regionale in ogni tornata elettorale. I risultati, da Salerno a tutti i centri della nostra regione, sono visibili e impietosi:
1) deindustrializzazione, 2) disoccupazione, 3) spopolamento. Migliaia di giovani costretti ad abbandonare la propria terra, mortificati e umiliati da promesse mai mantenute e dal miraggio di uno sviluppo annunciato e mai realizzato, proprio a partire dal feudo principale del potere, Salerno, che ha visto sparire le aziende dalla zona industriale insieme a migliaia di giovani negli ultimi 10 anni, quelli in cui il “governatore” ha descritto la Campania come se fosse la Svezia.
Questa tecnica la conoscono bene anche i suoi “emissari” che hanno avviato il mercato delle vacche, convinti di avere a che fare con persone con gli anelli al naso e non con liberi cittadini.
A NOI TOCCA RISPOLVERARE LA DIGNITA’ E IL CORAGGIO DI QUEI GIORNI DEL 1969.
Dobbiamo dire NO a chi ci vuole vassalli di un progetto senza futuro, per trasformare Battipaglia nella grande pattumiera della provincia.
E occorre la stessa determinazione anche verso l’attuale amministrazione, che pur di restare alla guida della città è disposta a compromessi vergognosi con il suo finto avversario.
SONO 2 LATI DELLA STESSA MEDAGLIA.
La libertà è il vero motore dello sviluppo, ricordatevelo. Ricordatevelo ogni volta che un vostro figlio abbandona la città, ogni volta che un negozio chiude o che una fabbrica fallisce. La libertà è la base del fare impresa, della creazione di ricchezza e di lavoro. E noi dobbiamo lottare per quello e non per elemosinare un incarico. Mi sono candidato con un messaggio chiaro “LA STORIA SIAMO NOI”. Da quella storia dobbiamo far crescere, con pazienza e determinazione, il futuro della nostra città. Perché il futuro è come una pianta che va curata e fatta diventare forte e robusta nel tempo. Il futuro di Battipaglia deve rinascere dalle sue radici, coltiviamolo con cura. E facciamolo uniti”.