Si è tenuta ieri mattina, presso la sede elettorale in via Mazzini del candidato a sindaco Antonio Visconti, la conferenza stampa per ufficializzare la lista congiunta del Movimento Pro Battipaglia e dell’Udc. Per l’occasione, sono intervenuti Carmine Pagano, segretario del Movimento Pro Battipaglia, Dorotea Francese, portavoce dell’Udc, Luca Muto, candidato al consiglio comunale e Annamaria Vernacchia, portavoce del Movimento Pro Battipaglia.
«La scelta di scendere in campo in una campagna elettorale non certo facile – ha dichiarato Luca Muto – è stata motivata dal forte legame con la città: ambiente, sicurezza, decoro urbano e politiche sociali sono i punti da cui ripartire. Antonio Visconti è l’unica opportunità per riscattare gli anni bui della città capofila della Piana del Sele».
Parla di diritti e di disabilità, la dottoressa Anna Vernacchia: «Il patto per la città sottoscritto si basa sul concetto di inclusione, inteso come nuovo paradigma di intendere la disabilità. C’è una convenzione dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità e va rispettata. Questi diritti, da oltre dieci anni, non vengono resi esigibili se non in piccola parte. Io vivo in prima persona queste difficoltà, ed è per questo che mi batterò fortemente sul tema delle politiche sociali». Carmine Pagano, ex presidente della Battipagliese, spiega le ragioni del suo appoggio a Visconti: «Ho scelto di dare una mano ad Antonio, del quale mi onoro di essere amico, perché è una persona capace, competente e dai sani valori. Ha la visione giusta per tirare fuori dalle secche la nostra città. La lista sarà composta da giovani e donne vogliosi di dare il proprio contributo per un cambiamento concreto».
Le conclusioni, affidate al candidato Visconti, sono di buon auspicio: «Oggi presentiamo la lista dell’Udc e del Movimento Pro Battipaglia, anima civica e politica con tutti volti nuovi e giovani, che vogliono un cambiamento vero. Sono il candidato più giovane, e ho saputo raccogliere tante adesioni di chi vuole una Battipaglia nuova. Dall’altra parte c’è un’ostilità a voler conservare, a non voler cambiare, garantendo determinate posizioni pregresse, e determinati interessi. Basti pensare al Puc, che dovrebbe essere un atto di grande democrazia e invece sembra un affare per pochi. Raccolgo consensi anche dalle forze di centrodestra, perché probabilmente incarno la persona giusta per una visione di prospettiva e sviluppo per la nostra città».
