Si svolgerà domani sera alle ore 18,00, presso l’Hotel Congressi San Luca, il 2° incontro formativo rivolto ai futuri coltivatori dal titolo “Biologico, mercato e regolamentazione”. Organizzato nell’ambito della campagna informativa “Biologicamente”, finanziato dalla Regione Campania per la diffusione della cultura, dello stile alimentare e della coltivazione biologica (con la Misura 3 Sottomisura 3.2, tipologia di intervento 3.2.1) per il “Sostegno per attività di informazione e promozione, svolte da associazioni di produttori nel mercato interno” del PSR 2014-2020. L’evento è a cura della O.P. Terramore ed ha il patrocinio dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari Campania e Lazio e dell’Ordine degli Agronomi e Forestali della Provincia di Salerno, che concederanno crediti formativi ai partecipanti.
Si parlerà degli elevati standard di sicurezza che tali prodotti hanno (igienica, sanitaria e alimentare); delle proprietà qualitative, nutrizionali e organolettiche degli alimenti (intese anche come caratteristiche chimiche e fisiche); dei controlli rigidi a cui essi sono sottoposti ai fini della certificazione della qualità, etichettatura e relativa rintracciabilità (aumento della conoscenza delle informazioni presenti sulle etichette dei prodotti); dei principi tecnici e scientifici di tali coltivazioni, che hanno la loro massima espressione dell’elevato grado di tutela dell’ambiente e della salute del consumatore; del ruolo di tutela dell’ambiente esercitato dal produttore e dal consumatore di prodotti biologici/SQNPI.
La Piana del Sele dispone di una superficie agricola totale pari a circa 33.500 ettari (di cui l’86% è effettivamente utilizzato), che rappresenta una delle aree più fertili della Campania: si coltivano numerosi prodotti agricoli, in particolare mais, foraggera, patate, ortaggi e frutta, immessi nella grande distribuzione organizzata nazionale o commercializzati localmente, mentre una parte è diretta verso i mercati esteri. I centri di produzione più importanti sono Battipaglia (il più popoloso centro abitato e maggior polo industriale, stradale e ferroviario) ed Eboli (il più esteso come territorio comunale e il secondo per popolazione). La IV gamma ormai è tra le produzioni di punta. Parliamo dunque di un cambiamento con impatto importante.