Una sentenza storica della Cassazione ha stabilito che l’inquilina di un’abitazione situata a via del Centenario, vittima di un maxi furto di gioielli dal valore di 33mila euro, dovrà essere risarcita per 10mila euro dal condominio e dalla ditta appaltatrice dei lavori che si stavano svolgendo in quel momento.
Lo ha deciso la Suprema Corte lo scorso 28 settembre, confermando l’orientamento del Tribunale di Salerno e della Corte d’Appello salernitana che avevano individuato diverse responsabilità in capo alla ditta, che non s’è mai presentata in giudizio, e al condominio che invece ha presentato ben 2 ricorsi. Scarsa illuminazione e mancanza di un sistema di allarme, sono i motivi che hanno convinto le toghe romane a dar ragione a Maria Luisa Falcone, la vittima del furto domiciliata in via del Centenario. Una sentenza destinata a fare giurisprudenza, e sulla quale si potranno rifare tutti coloro che si sono trovati nella stessa situazione.