Biologicamente fa tappa questa mattina a Pagani per incontrare i bambini dell’Istituto Comprensivo Statale S. Alfonso M. de’ Liguori per presentare il progetto “Biologicamente” attraverso la partecipazione del biologo nutrizionista Giuseppe Fresa.
“In questo appuntamento parliamo ai bambini della scuola primaria per mostrare gli effetti dell’agricoltura intensiva e i risultati di una coltivazione biologica sui prodotti della terra. Le differenze sono visibili anche per i più piccoli perché la natura non dona frutti uguali e in serie come Big Mac – ha spiegato il Presidente di Terramore Carmine Papace che rappresenta la cooperativa promotrice di Biologicamente – Se non trattati con prodotti chimici avremo frutti forse meno belli ma più sani. Siamo certi che questo lavoro cambierà il futuro. Il seme dell’informazione germoglierà”.
Il team all’interno dell’aula porterà una sorta di mercato contadino di prodotti biologici, per confrontarli con gli stessi esemplari provenienti da agricoltura intensiva ottenuti con l’uso di prodotti chimici e di sintesi. Durante l’incontro con i ragazzi si discuterà dell’importanza di convertire al biologico le coltivazioni esistenti al fine di immettere sul mercato un prodotto fresco di maggiore qualità e sicurezza per la salute.
“L’agricoltura biologica è l’unica via per permettere all’ambiente in cui viviamo di sopravvivere – ha commentato il Presidente di Terramore Carmine Papace – I vantaggi di una coltivazione biologica sono diversi: la biodiversità è tutelata, l’acqua non viene inquinata da pesticidi. Si ristabilisce il giusto equilibrio tra produzione agricola, tutela delle risorse ambientali e fabbisogno di cibo perché si produce riducendo gli sprechi. Infine con una conversione totale al biologico sarebbe abbattuto il rischio di contaminazione degli alimenti con le sostanze chimiche tossiche utilizzate nell’agricoltura convenzionale e si supererebbe il pericolo dell’antibiotico-resistenza derivante dall’abuso di questi farmaci negli allevamenti convenzionali intensivi: per l’OMS questa è la più grave emergenza sanitaria globale”.