Nell’ambito del festival Salerno Letteratura, che si terrà dal 17 al 24 giugno, la Fondazione Plart presenta la mostra: La scrittura democratica a cura di Carmen Pellegrino. Per secoli, leggere, studiare e scrivere in un ambiente deputato ha significato trascorrere delle ore tra complementi d’arredo austeri e utilizzare strumenti elitari, costosi e per niente pratici. Il Novecento ha dato uno scossone a tutto questo innescando una profonda trasformazione grazie a quella straordinaria avventura che è stata l’invenzione della plastica, il materiale democratico per antonomasia. Accessibile a tutti e capace di una versatilità che non ha eguali, la plastica ha permesso nel tempo il rinnovamento della progettazione industriale dando ampio spazio a colore e praticità, l’abbattimento dei costi di produzione e la conseguente esplosione dei consumi. Lo scriptorium si popola, così, di suppellettili comode, vivaci ed economiche. La scrittura democratica è la mostra del Museo Plart che ricostruisce questo ambiente nella sua versione moderna e aggiornata. Ne è curatrice Carmen Pellegrino, che nei suoi libri mette a fuoco i temi dell’esclusione sociale e del progresso storico. La Olivetti Valentine di Ettore Sottsass, le cassettiere Kartell e la scrivania progettata da Vittorio Introini sono esposte insieme a tanti altri piccoli e grandi pezzi che hanno fatto la storia del design. La Pellegrino, entrando in empatia con ciascuno di questi oggetti, li sottrae all’anonimato restituendo loro una dimensione intima e privata. La scrittura democratica è anche il titolo del video diretto da Pasquale Napolitano a corredo della mostra.