Ieri, mercoledì 20 settembre, a Battipaglia una donna di 38 anni, una madre, è stata brutalmente uccisa dal marito. L’ennesimo femminicidio italiano si è consumato tra le mura domestiche della nostra città. Questa atroce tragedia ci addolora profondamente, spaventandoci e destabilizzandoci. Riportiamo di seguito una breve lettera postata ieri sera dall’associazione contro la violenza sulle donne: Non Sei Sola Battipaglia, il cui obiettivo è accogliere e supportare le donne vittime di violenza.
NESSUNA È AL SICURO
non lo siamo nelle nostre case, né lo siamo quando abbiamo accanto i nostri mariti, i nostri compagni, i nostri amici, i nostri colleghi, i nostri vicini di casa, i nostri padri. Non lo siamo in strada, in treno, in ospedale, in caserma, in tribunale, a scuola.
NESSUNA È AL SICURO
perché nei gesti, in qualsiasi gesto, dei nostri aggressori c’è tutta l’umanità di cui siamo capaci: nessuna bestialità né mostri ma uomini che uccidono le donne. Anche oggi: un femminicidio, poche ore fa, a Battipaglia.
Battipaglia è il nome della città in cui operiamo. Lo facciamo con impegno ma senza supporto, senza risorse. Battipaglia compare anche nel nome ufficiale della nostra associazione: Non Sei Sola Battipaglia – Contro la violenza sulle donne.
Riuscite a leggerlo? Noi, oggi, no. Siamo affrante: Sei sola a Battipaglia. Siamo sole a Battipaglia. Non ce l’abbiamo fatta. Nessuna è riuscita a salvarla. Ma nessuna, come siamo abituate a sentirci dire, si può salvare da sola. È morta ammazzata dal marito.
E il peggio non passa, non siamo alla fine:
NESSUNA È AL SICURO
neppure stasera, neppure domani.