La chiusura del plesso scolastico della F. Fiorentino è stata purtroppo una decisione obbligata. Le normative nazionali in materia, che poi riprendono leggi europee, obbligano alle verifiche e ai controlli periodici sugli edifici che ospitano le scuole. Mentre fino al 2017 queste permettevano una certa flessibilità, adesso è diventato tutto molto più restrittivo, in particolare dopo la sentenza 190/2018 della VI Sezione della Cassazione. Il legislatore europeo non ha tenuto conto dell’impatto sociale di tali decisione, soprattutto in paesi come il nostro, dove l’edilizia scolastica versa in una condizione drammatica. A fronte di una normativa restrittiva servirebbero misure economiche massicce, con investimenti infrastrutturali adeguati. In ogni caso le misure prese vanno pur sempre nel senso della tutela dell’incolumità dei bambini. L’amministrazione è impegnata a ricercare soluzioni alternative nell’ambito del quartiere. Si stanno facendo notevoli sforzi per venire incontro alle esigenze dei residenti, di un quartiere ad alta densità abitativa e molto popolare, per trovare soluzioni che coniughino sicurezza ed esigenze delle famiglie. Di pari passo si sta già lavorando sui progetti esecutivi, all’indomani dei fondi ottenuti dall’amministrazione comunale per le scuole Fiorentino (5.800.000 euro) e Kennedy (5.500.000 euro).
Capogruppo Consiliare di F.I.
Valerio Longo
