Battipaglia. Tiene banco la questione Prysmian. La Multinazionale, esclusa dal recente bando che prevede l’acquisto di Fibra ottica per connettere circa 7 milioni di civici, minaccia di spostare gli investimenti futuri in Francia. Dove il governo transalpino ha preferito aziende che operano sul territorio. La riunione a Confindustria è termina con un Nulla di fatto. “Incontro interlocutorio che non ha prodotto risposte esaustive e rassicuranti per lo stabilimento FOS. Emerge infatti un contesto che la stessa azienda ha definito molto grave. Nell’imminente non è prevista la chiusura dell’opificio ma la situazione di incertezza e l’immobilismo del Governo, oltre alle indecisioni pavesate dalla dirigenza sul piano industriale, non garantiscono la tenuta occupazionale”. Questa la sintesi delle organizzazioni sindacali alla fine della riunione tenuta ieri a nella sede di Confindustria Salerno. All’incontro, oltre ai quattro segretari di categoria: Gerardo Giliberti (nella foto), CISL (Femca), Antonio Apadula CGIl (Filctem), Alessandro Antoniello UIL (Uiltec) , Rosario Di Bartolomeo UGL (Chimici), ha partecipato anche la Rsu aziendale con Domenico Zottoli e Siano Alessandro (Cisl), Mario Balzano (Cgil), Gennaro Vertucci (Uil), Giuseppe Ferrara e Sabato Ceruso (Ugl). A rappresentare la Prysmian: il dott. Ernesto Marzano e il dott. Mario Giordano. Sulla questione l’esecutivo Draghi ha parlato di concorrenza leale. I sindacati invece ha tuonato: “si tratta di mancata protezione del prodotto nazionale”.