Un’idea ambiziosa quella di far rivivere l’esperienza di Angelo Vassallo in un lungometraggio indipendente. Un progetto ex novo, nato in maniera spontanea dalla rete sviluppata dalla Fondazione Vassallo in Italia, con la collaborazione e la sinergia illustre di A.N.C.I e dei sindaci d’Italia.
Mentre proseguono le riprese del docu-film “La Verità Negata” pensato per girare nelle scuole, in contemporanea nasce l’esigenza di amplificare la storia del Sindaco pescatore, utilizzando i linguaggi narrativi contemporanei del cinema e delle serie televisive. Dall’incontro avvenuto a Firenze lo scorso 12 febbraio, si sviluppa, su stimolo di Mauro Bardaglia, amico della Fondazione, il comitato promotore per il Film, che incontra la sinergia dell’ANCI nazionale.
«Nel ringraziare per la proposta di far parte del comitato promotore del film in ricordo di Angelo Vassallo, manifesto la mia piena disponibilità a collaborare all’iniziativa – scrive il Presidente A.N.C.I. e Sindaco di Bari Antonio Decaro – Invero, le vicende relative all’operato e alla tragica scomparsa del “Sindaco Pescatore” rappresentano un esempio di politica illuminata che continua ad ispirare gli amministratori locali nella lotta quotidiana per una società più libera e giusta. Pertanto, in qualità di sindaco e di rappresentante dei sindaci d’Italia, sarei orgoglioso di collaborare al progetto e, con esso, alla diffusione della cultura della legalità. Colgo l’occasione per rinnovarle i sensi della mia stima».
«Una voce che è risuonata nel silenzio che, purtroppo, è calato su questa storia». A dirlo è Dario Vassallo Presidente della Fondazione Angelo Vassallo. «Grazie alla Fondazione dedicata ad Angelo, in questo film vogliamo ripercorrere la vita di Angelo, mettere in luce i suoi valori e la sua idea di Politica, bella e pulita. Una produzione indipendente, non falsata, non romanzata, a tratti forse cruda, ma reale, realizzata attraverso chi ha vissuto realmente Angelo, da chi lo conosceva. Abbiamo scelto di creare un prodotto cinematografico che parte dai documenti, dalle delibere di Angelo, dalle interviste ad amici e colleghi del Sindaco-Pescatore, ma anche a magistrati, politici e giornalisti, con materiale di repertorio (cronaca, spezzoni di telegiornale). Il risultato potrebbe essere un crime cinematografico, un thriller, un poliziesco. Di sicuro la verità e l’efferatezza dell’omicidio di Angelo ha superato di gran lunga la fantasia. Troppi depistaggi, troppa omertà. Il film dipanerà ombre che, per troppo tempo, hanno oscurato la realtà e le indagini».