Pontecagniano. Maurizio Raimo, accusato di aver tentato di uccidere la moglie con un coltello lo scorso aprile, ha ottenuto uno sconto di pena grazie al riconoscimento di un vizio parziale di mente da parte dei giudici della Corte di appello di Salerno. La condanna inflittagli in primo grado, di 10 anni, è stata ridotta a 7 anni e 6 mesi.
Durante il processo d’appello, la perizia psichiatrica è stata riesaminata e ha portato a un ribaltamento rispetto al verdetto emesso in primo grado. Secondo la nuova valutazione, l’imputato soffriva di un vizio parziale di mente al momento del reato. Questa circostanza ha influito sulla decisione dei giudici nel ridurre la pena.
Al momento dell’aggressione, Maurizio Raimo era soggetto a un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e dai luoghi frequentati dalla moglie. Tuttavia, ha aspettato che la vittima salisse in auto e, armato di due coltelli, l’ha aggredita ferendola in diverse parti del corpo. La figlia è intervenuta prontamente separando i due e permettendo alla madre di uscire dall’auto. Nonostante ciò, l’uomo ha approfittato della caduta della vittima per attaccarla nuovamente. Solo grazie all’intervento di un vicino di casa, richiamato dalle urla, la donna e la figlia sono state messe in salvo.
L’accusa ha sostenuto che il comportamento di Maurizio Raimo era premeditato, evidenziando il fatto che l’uomo si era armato con due coltelli e che il suo intento era causare la morte della moglie, da cui era separata. Fortunatamente, non è riuscito a portare a termine il suo intento.
Nonostante lo sconto di pena ottenuto, l’episodio ha lasciato un segno indelebile sulla vita della vittima e della sua famiglia. Resta da valutare se il verdetto sarà oggetto di ulteriori ricorsi o se rappresenterà la sentenza definitiva in questa vicenda che ha scosso la comunità locale.