Angelo Di Tore, presidente dell’Associazione Diversabili Insieme, dopo l’adozione del provvedimento amministrativo che concede 5 ore di assistenza socio educativa agli studenti diversamente abili, ha immediatamente chiesto alla sindaca Cecilia Francese di revocare il provvedimento.
Angelo Di Tore, che con la sua associazione, si batte ormai da oltre 20 anni per la tutela dei diritti dei meno fortunati ha parlato di abuso di potere delle autorità e soprattutto di un atto gravissimo di discriminazione nei confronti di chi è affetto da gravi patologie ex art. 3 comma 3 L. 104/92.
“Questo è un atto gravissimo, il Comune e il Piano di Zona continuano a mortificare i diritti dei disabili; purtroppo, dobbiamo constatare violazioni di leggi ed in particolar modo la reviviscenza di una cultura che la storia del millennio scorso ha più volte condannato.
La Corte costituzionale italiana, la convenzione delle Nazioni Unite, hanno ormai riconosciuto che in casi come questi adottati dal Comune di Battipaglia, Bellizzi ed Olevano S.T., associati nel Piano di Zona, perpetrano gravissime discriminazioni sociali.
La domanda che mi pongo è questa: se i ragazzi diversamente abili a scuola hanno già il Piano Educativo Individualizzato dello scorso anno, dove c’è scritto quante ore di assistenza hanno bisogno, perché si giunge a fare un atto di arroganza così forte?
In più, lo scorso anno, il Comune aveva “concesso” 15 ore nell’attesa di definire il nuovo Pei, oggi che si parla di ente virtuoso senza debiti si riduce l’orario di ben 10 ore: è veramente assurdo.
L’Associazione Diversabili Insieme, con il proprio ufficio legale – continua Di Tore -, valuterà nei prossimi giorni di tutelare gli interessi dei propri assisti dinanzi alle Autorità Giudiziarie competenti.
Purtroppo, non è la prima volta che dobbiamo rivolgerci alla Magistratura ordinaria per vedere riconosciuti il diritto sacrosanto degli studenti disabili a frequentare alla pari dei normodotati”.