Battipaglia. Scricchiola la maggioranza Francese? Un interrogativo legittimo dopo le critiche, le bocciature e le dichiarazioni di indipendenza dall’esecutivo fatte ieri sera in Consiglio comunale da Vito Balestrieri del gruppo Avanti e da Salvatore Anzalone.
Entrambi mostravano, ormai, da mesi segni inequivocabili d’insofferenza, accusando il governo cittadino di azioni unilaterali e disorganizzate, in barba al programma elettorale sottoscritto alle scorse elezioni. Nessuna reazione politica della prima cittadina, almeno fino a ieri sera in Assise, così come è stato assordante il silenzio degli ex colleghi di Balestrieri ed Anzalone.
Vito Balestrieri è stato un fiume in piena richiamando i temi per il quale aveva creduto nella candidatura della sindaca Francese e che ad oggi – a suo dire – non è stato raggiunto alcuno. “Non condivido, innanzitutto, questo modo di fare politica. Solo personalismo, accentramento del potere, elementi che hanno determinato una pessima gestione della macchina comunale. Il buon padre di famiglia, regola scritta nel programma elettorale, si comporta diversamente. Si sarebbero dovute programmare le assunzioni, pur possibili, per i dipendenti comunali e non solo per alcune dirigenze, ciò costruendo una pianificazione che avrebbe dato nuova linfa alle attività politiche e burocratiche. E’ vero – continua Balestrieri – sono stati intercettati 23 milioni di finanziamento, ma se poi non sei in grado di spenderli non hai fatto un buon servizio. Non è stato riorganizzato il settore delle opere pubbliche, il settore dell’urbanistica, il settore dell’avvocatura è nelle mani di un commercialista etc… etc…. Stiamo perdendo i 7,5 milioni di fondi Pics, la ricostruzione della Fiorentino va a rilento, il Puc è in alto mare dopo averlo approvato e revocato. Del Consorzio delle farmacie non se ne discute più. I problemi sono tantissimi. Dopo due anni – conclude Balestrieri – questo bilancio politico non mi soddisfa affatto, pertanto mi dichiaro indipendente da questa maggioranza”.
Sulla stessa frequenza d’onda Salvatore Anzalone, che giunge in Consiglio in ritardo, ma si fa immediatamente notare richiamando l’attenzione del presidente Cappelli e del segretario comunale dichiarando che il bilancio consolidato non può essere discusso. “C’è stato uno scivolone, l’ennesimo di questa amministrazione, il bilancio consolidato va depositato, come da regolamento, almeno 20 giorni prima dalla data della convocazione”. Il segretario comunale e il dirigente della ragioneria gli danno ragione e dunque il Consiglio viene rinviato. Nel frattempo, Anzalone preannuncia, nella prossima assemblea, un intervento più approfondito sulle cause del suo abbandono della maggioranza Francese, ieri essendo arrivato in ritardo non ha potuto fare le sue comunicazioni. Ad ogni modo ha dichiarato: “E’ fin troppo chiaro che io mi sento fuori da questo progetto politico, ciò non significa che non avrò correttezza istituzionale. Una decisione che ho preso con molta sofferenza. Sono fuori da questa maggioranza, mi sento un corpo estraneo. Non è andata come previsto in campagna elettorale”.