Dopo “L’ALBA di Venere”, la satirica opera d’arte che denuncia la situazione di degrado delle strade di Battipaglia ormai sommerse da montagne e montagne di sacchi di immondizia i quali vengono ritirati solo in tarda mattinata, a discapito degli esercenti con attività a ridosso a portoni di abitazioni residenziali, è comparsa, ieri: “L’involuzione Francese”. Anche questa rientra nella “street poster art”, genere che prevede, come mezzo proprio di espressione, l’affissione di poster in carta biodegradabile, senza alcun utilizzo di spray.
L’opera, coperta da un telo che poi è stato tolto, è stata presentata sul palco del comizio del consigliere di minoranza Maurizio Mirra (Civica Mente), avvenuto ieri in piazza Aldo Moro e intitolato: “Senza Radici – Se togli gli alberi, togli il futuro. E tu vuoi restare fermo?”. L’opera mostra un albero tagliato che fa da pulpito al Primo Cittadino che a sua volta espone, col braccio alzato, la chioma di un albero decapitato. Appare evidente il richiamo di tale creazione artistica a un evento che sta suscitando il malcontento dei cittadini battipagliesi: il recente abbattimento del Deodora Cedrus in piazza Aldo Moro, dopo cinquant’ anni di vita e conseguentemente ad un triste e sconvolgente accaduto: la caduta di un grosso ramo che ha ferito alla testa un anziano.
La creazione artistica, dal titolo inequivocabile, è una satira politica che fa chiaramente riferimento all’amministrazione Francese, oltre a prendere ispirazione dalla Rivoluzione Francese. Appare ovvia una sarcastica allusione a un atteggiamento rivoluzionario che nella pratica si è poi tradotto in “involuzione”. L’artista denuncia, oltre alla ormai evidentissima trascuratezza della cura del già poco verde della città, anche l’operato di sette anni di amministrazione Francese, come è evidente dalla data riportata sull’estremità della ghigliottina. L’autore, in maniera assolutamente geniale, si fa così portavoce di un sentimento di sfiducia attualmente comune a molti cittadini.
La sigla “MC” apposta sull’opera è la firma di Mino Centanni, autore di “Fuel-lia” (opera acquistata da un noto professionista di Battipaglia), il quale fa parte della schiera di artisti della Galleria D’arte Faber Artis di cui è titolare Fabrizio Viola. Voci di corridoio sostengono che anche la paternità de “L’ALBA di Venere” di Via Del Centenario sia da attribuirsi a Mino Centanni.
A questo punto, non ci resta che aspettare una smentita dall’Artista “indagato”…
