giovedì, Settembre 12, 2024

E’ abuso edilizio non avere la destinazione d’uso

Nell’urbanistica la destinazione d’uso rappresenta l’insieme delle finalità e delle modalità di utilizzo di una costruzione edilizia (industriale, residenziale e commerciale). Può verificarsi l’esigenza di mutare la destinazione d’uso, per esempio, che si voglia trasformare un’abitazione in ufficio o viceversa o anche cambiare un locale commerciale in una casa … Non v’è dubbio che in relazione all’uso l’immobile deve rispondere a determinati requisiti come le norme di attuazione del PUC.  Il cambio di destinazione viene effettuato sia catastalmente sia urbanisticamente. La trasformazione deve essere approvata dall’ente competente che autorizza con il titolo amministrativo, diversamente si commette un abuso edilizio.  Se il cambio destinazione non prevede interventi edilizi, può essere sufficiente presentare la Denuncia di Inizio Attività (DIA). Quando, al contrario, è il caso di effettuare dei lavori di modifica è necessario il permesso di costruire.  Comunque il cambio può comportare delle spese di urbanizzazione obbligatorie ed elevate, variabili secondo le normative della Regione di appartenenza dell’immobile. Quando la trasformazione di un locale è all’interno di un condominio, è bene sottolineare che il regolamento interno potrebbe vietarla, anche se per il PUC non ci fossero limitazioni. In questo caso la questione deve essere prima sottoposta all’assemblea condominiale.


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